Durante la dominazione giapponese della futura Cina nazionalista, il giovane Li Tien-lu si unisce a un teatro ambulante e col tempo diviene uno dei più importanti maestri del Paese nell'arte dei burattini. Nel corso del secondo conflitto mondiale, gli occupanti utilizzano questo aspetto della tradizione culturale cinese a fini propagandistici: solo dopo il 1945 gli spettacoli di strada torneranno a svolgersi liberamente.