I patrioti siciliani si sono ritirati sui monti in attesa dell'arrivo, dato per imminente, del liberatore, Garibaldi. L'attesa si fa di ora in ora sempre più drammatica perché i soldati dell'esercito borbonico, forti della loro superiorità numerica, non lasciano un attimo di tregua agli insorti. Il patriota Carmeliddu viene mandato a sollecitare l'intervento dei Mille. Dopo molti indugi da Quarto parte la spedizione che libererà la Sicilia e l'Italia dagli oppressori.