Anche se c'è una H che separa i loro cognomi, s'incrociano di nuovo le esistenze di Achille Lo Chiummo e sua moglie Brigida e del boss Antimo Lo Ciummo. Stavolta il luogo della loro convivenza non è più un cimitero ma un casale che è stato sequestrato alla camorra. Per Antimo, dopo dieci anni, è finito il programma di protezione dopo il suo pentimento e ora la sua vita è in pericolo. Un commissario vuole così utilizzarlo come esca per arrestare due spietati criminali, Alfonso Patanaro e Scimmione l'Africano, che vogliono farlo fuori e che per l'occasione hanno siglato una tregua provvisoria tra i loro clan. A incaricarsi del caso c'è un ispettore che si muove con una Fiat 127 che si ferma spesso. Il piano è il seguente: trasformare il casale in un ristorante, "Sushi all'acqua pazza" dove le specialità sono la cucina giapponese e quella napoletana, far vedere in tv dove si trova Antimo e attirare Patanaro e Scimmione l'Africano in quel luogo per catturarli.